Il Ciac (Coordinamento imprenditori area Carini) si fa in quattro per il rilancio dell’agglomerato. Per promuovere sviluppo, legalità, sostenibilità e coesione sociale il coordinamento ha istituito dei dipartimenti tematici, strumenti strategici per rafforzare la governance, migliorare la qualità dei servizi alle imprese e contribuire alla rivalutazione dell’intero agglomerato.
Nell’ambito di un più ampio processo di modernizzazione e riorganizzazione dell’associazione, l’idea è diventata realtà con delibera del presidente, Giuseppe Pezzati, e con il parere favorevole del vicepresidente, Roberto Fiore.
“L’area industriale di Carini – spiega il presidente Pezzati – sta vivendo una nuova fase di crescita e di responsabilità. Con l’istituzione dei dipartimenti, il Ciac compie un passo decisivo verso una gestione più moderna, trasparente e orientata ai bisogni reali delle imprese. Si tratta di una struttura innovativa che ci consentirà di affrontare temi cruciali con un approccio organizzato e di lungo periodo”.
I quattro dipartimenti opereranno con piani annuali, indicatori di risultato e cronoprogrammi strutturati, garantendo trasparenza, continuità gestionale e un dialogo costante con le istituzioni. “Questi dipartimenti – dichiara il vicepresidente Fiore – rappresentano un forte segnale di presenza attiva sul territorio. Non solo coordinamento, ma pianificazione, ricerca di risorse, dialogo istituzionale e monitoraggio costante. Il Ciac consolida così il proprio ruolo di interlocutore affidabile per imprese, amministrazioni e cittadini”.
L’imprenditrice Natalia Re, l’ingegnere Guglielmo Speciale, l’avvocato Francesco Marzano e l’ingegnere Andrea Vittorio Casano sono rispettivamente i responsabili dei dipartimenti “Attività sociali e rapporti con enti pubblici”, “Ambiente, e energia e igiene ambientale”, “Legalità, tutele, rapporti con istituti finanziari e ricerca fondi”, “Arredo urbano e riqualificazione urbanistica. Ecco i loro commenti:
“La coesione imprenditoriale – afferma Natalia Re – e il dialogo con la comunità sono elementi imprescindibili. Promuoveremo eventi, collaborazioni con scuole e università, attività culturali e iniziative sociali che restituiscano all’area industriale un ruolo centrale e positivo nel territorio”.
“La sostenibilità – dice Guglielmo Speciale – non è un’opzione, ma una condizione essenziale per la competitività delle imprese. Opereremo per ridurre l’impatto ambientale, favorire l’efficienza energetica e promuovere una cultura del rispetto del territorio che ci ospita”.
“Legalità e trasparenza – dichiara Francesco Marzano – sono pilastri fondamentali per lo sviluppo. Il nostro obiettivo sarà creare un ecosistema sicuro, conforme e collaborativo, rafforzando i rapporti con le autorità e facilitando l’accesso a strumenti finanziari utili alle imprese”.
“Un’area industriale moderna – conclude Andrea Vittorio Casano- è un luogo funzionale, sicuro e decoroso. Lavoreremo per riqualificare gli spazi, migliorare la viabilità, valorizzare l’immagine complessiva del territorio e renderlo più competitivo agli occhi degli investitori”.

