Inchiesta Amap, con i conti bloccati servizi a rischio: l'azienda offre crediti e immobili in pegno per i giudici

L’Amap mette sul piatto della Procura europea una possibile soluzione per sbloccare l’operatività della società e pagare gli stipendi dei dipendenti e le forniture. Tramite l’avvocato Giovanni Di Benedetto, la Spa che gestisce il servizio idrico a Palermo propone con una istanza di svincolare i conti correnti e in cambio propone di sequestrare altri beni fra cui immobili e mezzi, che verrebbero però lasciati in uso alla stessa Amap per continuare a lavorare. C’è di più perché il Comune di Palermo ha versato nelle casse societarie 3 milioni di euro per un debito pregresso. Infine Amap propone di sequestrare un credito che la stessa società vanta dall’Istituto autonomo case popolari.

Adesso saranno i pm della Procura europea Calogero Ferrara ed Amelia Luise a valutare l’istanza. Nei giorni scorsi sono stai sequestrati 20 milioni di euro. Si tratta dei soldi di un prestito a tasso agevolato concesso dalla Banca europea degli investimenti. Secondo l’accusa, Amap avrebbe fatto carte false prima per ottenere e poi per non perdere il finanziamento. Continua a leggere su LiveSicilia.it.